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da | Mag 9, 2025 | Novità | 0 commenti

Nuova circolare ministeriale: sanzioni per droghe solo se gli effetti persistono durante la guida

 

La stretta sull’uso di sostanze stupefacenti prevista dal nuovo Codice della Strada, entrata in vigore lo scorso 14 dicembre, sembra ora attenuarsi. A indicarlo è una circolare inviata dai Ministeri dell’Interno e della Salute alle prefetture e alle forze dell’ordine.

La circolare ha chiarito in modo più preciso le condizioni per l’applicazione delle sanzioni nei confronti di chi fa uso di sostanze stupefacenti, superando l’interpretazione precedente che prevedeva la punibilità a prescindere dagli effetti sulla guida. 

Codice della strada, cambia l’interpretazione: non basta più un test positivo

La nuova comunicazione ministeriale smentisce di fatto l’interpretazione precedente, precisando che la punibilità è prevista solo in presenza di una correlazione temporale tra l’assunzione e la guida, ossia quando la sostanza stupefacente o psicotropa è ancora in grado di alterare concretamente le capacità psicofisiche del conducente.

In un primo momento, era sufficiente un test positivo ,anche effettuato giorni o settimane dopo l’assunzione , per far scattare la sanzione e la conseguente sospensione della patente. Ora, invece, per procedere con una sanzione, è necessario accertare in modo puntuale che la sostanza stupefacente produca ancora i suoi effetti nell’organismo durante la guida.

Nuovi chiarimenti sui test alla guida

La valutazione dello stato di alterazione psico-fisica, dovrà essere accertato direttamente dalle forze dell’ordine mediante un test salivare.

La persona controllata deve sottoporsi a un test salivare, che, se positivo, prevede il prelievo di due campioni di saliva. Questi devono essere conservati a 4 gradi e inviati a un laboratorio di tossicologia forense. Lì, attraverso un’analisi definita di conferma, sarà possibile certificare la violazione del codice, che scatta nel caso in cui anche questa seconda analisi confermi la positività.

Nessuna possibilità di rifiutare i test o di essere accompagnato in ospedale. Chi si rifiuta, infatti, sarà comunque denunciato all’autorità giudiziaria e, in caso di condanna subirà conseguenze penali sostanzialmente uguali a quelle previste per chi è stato oggetto di accertamento con esito positivo.

Un altro aspetto rilevante evidenziato nella circolare riguarda l’assunzione di farmaci: sarà necessario accertare se il conducente stia seguendo terapie ospedaliere o cure prescritte dal medico. In tal caso, saranno escluse sanzioni nei confronti di chi assume regolarmente medicinali a base di oppioidi o psicofarmaci contenenti principi attivi simili a quelli delle droghe.

La circolare non cambia le regole, ma fa chiarezza

Il Ministero dei Trasporti (MIT) precisa che la nuova circolare non altera le disposizioni precedenti nel Codice della Strada, che continua a punire chi guida dopo aver assunto droghe. Tuttavia, la circolare ha contribuito a fare maggiore chiarezza sulla gestione della questione legata agli stupefacenti.

 

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