I robot di Tesla costruiranno auto elettriche
Tesla procede rapidamente nello sviluppo del suo robot umanoide. L’Optimus, presentato nella sua seconda generazione ma ancora in fase di test, sta migliorando velocemente e presto sarà impiegato come forza lavoro nelle Gigafactory dell’azienda americana.
In passato, attraverso alcuni progetti pilota, l’Optimus (o Tesla Bot) era già stato utilizzato in fabbrica per semplici operazioni. Ora, però, sembra che sia pronto per entrare in servizio a tutti gli effetti. Vediamo perché.
Tesla cerca esperti per sviluppare e ottimizzare il robot umanoide Optimus
Tesla ha pubblicato oltre 60 annunci di lavoro per lo sviluppo del suo robot, cercando tra le figure richieste un responsabile per la messa a punto dell’Optimus nelle operazioni quotidiane. Questo tecnico dovrà collaborare con un team di esperti per permettere all’Optimus di muoversi correttamente in un ambiente di lavoro e per creare linee produttive e infrastrutture adatte sia ai robot che agli esseri umani. Nell’annuncio si legge:
“Il lavoro si svolgerà su diversi siti e richiederà viaggi frequenti. Sono apprezzate grandi competenze tecniche per identificare e mitigare i rischi, nonché per reagire rapidamente ai problemi operativi e agli obiettivi in evoluzione”.
Tesla accelera lo sviluppo del Tesla Bot: nuove assunzioni e ambizioni per il 2025
Tra gli annunci di lavoro vi sono diverse posizioni per persone qualificate ad analizzare meticolosamente tutti i dati dei test sull’Optimus, al fine di accelerarne lo sviluppo, e per programmatori esperti in linguaggio C++. Il Tesla Bot, presentato nel 2021, rimane una delle priorità per Tesla. Elon Musk è convinto di poterlo mettere in vendita già nel 2025, ritenendo che possa aprire un mercato ancora inesplorato che in futuro potrebbe superare il valore di quello delle auto elettriche. L’obiettivo di Musk è fornire un utile aiutante capace di svolgere compiti faticosi, pericolosi o noiosi attualmente affidati agli esseri umani. Sebbene sembri fantascienza, questa strada ha suscitato l’interesse di altre case automobilistiche, come BMW, che stanno valutando la possibilità di utilizzare robot umanoidi nei loro stabilimenti.
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