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da | Set 26, 2025 | Novità | 0 commenti

Autovelox SafeDrive: il nuovo occhio elettronico sulle strade

 

Negli ultimi mesi si è diffusa tra gli automobilisti la voce dell’arrivo imminente di un dispositivo chiamato Autovelox SafeDrive, che,  secondo alcune ricostruzioni,  sarebbe in grado di rilevare da remoto due gravi infrazioni: l’uso del telefono alla guida e il mancato uso delle cinture di sicurezza.

In realtà, sebbene il progetto susciti notevole attenzione, il quadro normativo e operativo attuale lascia aperti dubbi sostanziali sul suo effettivo impiego come “occhio elettronico” autonomo.

Rilevazioni dell’Autovelox SafeDrive

L’Autovelox SafeDrive, grazie a una videocamera ad alta risoluzione, a illuminatori a LED a infrarossi e ad algoritmi di intelligenza artificiale, è in grado di individuare, anche in condizioni di scarsa luminosità , due violazioni gravi: il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e l’uso manuale dello smartphone durante la guida. Il sistema opera su una singola corsia di marcia ed è efficace fino a una velocità di circa 70 km/h.

Un sistema OCR (riconoscimento ottico dei caratteri) trasforma automaticamente la targa in dati utili alla redazione del verbale, applicando contestualmente l’offuscamento dei volti degli occupanti per garantire la tutela della privacy.

Solo le forze dell’ordine possono accedere all’immagine completa in caso di contestazione.

SafeDrive: le reali possibilità di utilizzo

L’Autovelox SafeDrive non è attualmente approvato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’accertamento dell’uso del telefono alla guida o del mancato utilizzo delle cinture di sicurezza.

Di conseguenza, non può essere impiegato per rilevare in modo automatico o da remoto tali violazioni.

Inoltre, lo strumento non è autorizzato a memorizzare i dati relativi al veicolo, né quelli di luogo e di tempo dell’infrazione, né può trasferirli ad altre apparecchiature elettroniche collegate: l’eventuale verbalizzazione resta quindi subordinata all’accertamento diretto da parte degli agenti.

Di fatto, può fungere soltanto da supporto non vincolante all’accertamento diretto compiuto dagli agenti o dai militari. Ne consegue che un verbale basato esclusivamente sulle rilevazioni del SafeDrive è da considerarsi nullo e può essere oggetto di ricorso.

Lo strumento può essere impiegato a monte di una postazione di controllo per segnalare possibili violazioni agli agenti posizionati a valle, ma la sanzione può scattare solo se l’operatore accerta personalmente l’infrazione con i propri occhi.

Il futuro dell’Autovelox intelligente

In definitiva, l’Autovelox SafeDrive rappresenta un’evoluzione tecnologica importante nel campo dei controlli stradali, ma il suo impiego è oggi limitato da vincoli normativi che ne circoscrivono le funzioni.

Solo un futuro intervento legislativo e l’approvazione ministeriale potranno trasformarlo da semplice strumento di supporto a mezzo probatorio vero e proprio, con l’obiettivo di aumentare sicurezza e prevenzione sulle strade.

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