Autovelox, trasparenza e sicurezza: la nuova mappatura

Il termine autovelox suscita ancora oggi sentimenti ambivalenti.
Se da un lato tali dispositivi sono stati introdotti con la finalità di tutelare la sicurezza stradale e ridurre l’incidentalità, dall’altro rappresentano per molti automobilisti motivo di preoccupazione, spesso associati al rischio di sanzioni percepite come eccessive o strumentali. Non di rado, infatti, emerge la convinzione che il loro impiego risponda più all’esigenza di incrementare le entrate degli enti locali che a un reale presidio della sicurezza.
Mappatura e regole uniformi per i dispositivi
È stata quindi richiesta la realizzazione di una mappatura nazionale, ad oggi inesistente, dei dispositivi elettronici di controllo della velocità. Non sono infatti disponibili dati certi sul numero complessivo degli autovelox presenti, sulla loro data di installazione, sullo stato di omologazione e sulle finalità specifiche della loro collocazione.
Per colmare questa lacuna, nel mese di agosto è stata avviata un’operazione di trasparenza attraverso l’istituzione di una piattaforma telematica dedicata alla raccolta e alla sistematizzazione delle informazioni fornite dagli enti locali. Questi ultimi sono tenuti a registrare i dispositivi presenti sul proprio territorio entro il mese di ottobre.
In mancanza di tale comunicazione, i dispositivi non potranno essere impiegati per l’accertamento delle violazioni al Codice della Strada. L’iniziativa ha un duplice obiettivo: da un lato garantire la sicurezza degli utenti della strada, dall’altro tutelare le attività economiche e professionali di migliaia di cittadini.
Una svolta verso la trasparenza
La mappa nazionale degli autovelox e dei tutor, attesa per il 2025, sarà uno strumento strategico per uniformare e razionalizzare la gestione dei controlli di velocità. Non solo contribuirà a rafforzare la prevenzione degli incidenti, ma offrirà anche agli automobilisti garanzie più solide contro il rischio di sanzioni illegittime.
Si tratta di una svolta importante per la mobilità in Italia: un passo concreto verso un sistema di vigilanza stradale più chiaro, affidabile e orientato a un equilibrio reale tra tutela della vita umana e rispetto dei diritti dei cittadini.

SEGUICI SUI SOCIAL
ARTICOLI CHE POTREBBERO PIACERTI
Green Deal, l’industria europea frena sul tutto elettrico
Green Deal, l’industria europea frena sul tutto elettrico Come ormai noto, il Green Deal europeo stabilisce che dal 2035 sarà vietata la vendita di nuove auto con motore termico, a meno che non siano alimentate da e-fuel, i carburanti sintetici a zero emissioni...
Autovelox SafeDrive: il nuovo occhio elettronico sulle strade
Autovelox SafeDrive: il nuovo occhio elettronico sulle strade Negli ultimi mesi si è diffusa tra gli automobilisti la voce dell’arrivo imminente di un dispositivo chiamato Autovelox SafeDrive, che, secondo alcune ricostruzioni, sarebbe in grado di rilevare da...
Auto elettriche 2025: milioni di fondi a rischio con l’Eco-score
Auto elettriche 2025: milioni di fondi a rischio con l’Eco-score Nel 2025 gli incentivi auto elettriche potrebbero includere l’Eco-score, un punteggio ambientale che valuta produzione e trasporto dei veicoli. Uno strumento pensato per favorire la sostenibilità, ma...
