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da | Ago 1, 2025 | Novità | 0 commenti

Diesel Euro 5: in Lombardia lo stop viene posticipato al 2026

 

Qualche mese fa era stata ipotizzata l’introduzione di un divieto di circolazione per tutte le auto diesel Euro 5 nei centri urbani della Lombardia.

Questa misura, pensata per ridurre l’inquinamento nelle città della regione, è stata però posticipata di almeno un anno.Il rinvio, originariamente programmato per entrare in vigore il prossimo 1° ottobre, segna un cambiamento significativo nel calendario delle restrizioni.

La scelta si colloca in continuità con quanto stabilito dal Governo italiano, che aveva reso possibile tale misura attraverso un emendamento al decreto Infrastrutture.

È importante evidenziare che la questione del blocco dei veicoli diesel Euro 5 non riguarda soltanto la Lombardia.

Il provvedimento interessa infatti anche Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna. A testimonianza della rilevanza nazionale del tema, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, è intervenuto personalmente per evitare disagi a centinaia di migliaia di automobilisti.

Blocco Euro 5: il nodo sociale e la sfida della mobilità elettrica

Dal 1° ottobre 2026 le limitazioni alla circolazione interesseranno tutti i comuni lombardi con oltre 100.000 abitanti, coinvolgendo quindi i residenti di Milano, Brescia, Monza e Bergamo.

Da qui alla fine del 2026, tuttavia, sarà fondamentale che la Regione si impegni a favorire concretamente la transizione verso veicoli completamente elettrici o ibridi plug-in.

Sarà prevista la possibilità di compensare il blocco attraverso misure alternative, che verranno definite entro la data di entrata in vigore delle limitazioni. Tra gli strumenti già operativi e confermati figura il servizio Move-In (Monitoraggio Veicoli Inquinanti), che consente ai veicoli soggetti a restrizioni di circolare entro un tetto chilometrico annuale prestabilito.

Facilitare il cambiamento senza imporre oneri eccessivi

Negli ultimi cinque anni la Regione Lombardia ha confermato il proprio impegno in questa direzione, destinando 119 milioni di euro a incentivi per il rinnovo del parco auto. Un investimento che evidenzia la volontà di sostenere cittadini e imprese nel passaggio verso veicoli a minore impatto ambientale, evitando di imporre costi eccessivi o restrizioni improvvise che potrebbero causare difficoltà economiche e sociali.

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