fbpx

da | Ott 17, 2025 | Novità | 0 commenti

Guida autonoma: l’Italia accelera verso il futuro della mobilità intelligente

 

In Italia, la guida autonoma è pronta a diventare realtà. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha annunciato la creazione di una rete di città europee dove circoleranno i primi veicoli a guida autonoma. Sessanta sindaci italiani, tra cui quelli di Milano, Torino, Genova e Bologna, hanno già manifestato il loro interesse a partecipare.

L’Italia accelera sulla guida autonoma

In Italia ci sono già oltre 500 chilometri di strade dotate di infrastrutture digitali compatibili con la guida autonoma, grazie ai fondi del PNRR.. Un punto di partenza significativo, ma non ancora sufficiente: per colmare il divario con Stati Uniti e Cina servirà imprimere una forte accelerazione al processo e adottare una strategia coordinata a livello europeo.

L’ultimo aggiornamento normativo della Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE) ha aperto ufficialmente la strada all’utilizzo dei sistemi avanzati di assistenza alla guida su alcune tratte europee già abilitate. Il nuovo regolamento introduce e riconosce le System-Initiated Maneuvers — manovre come il cambio di corsia o la frenata di emergenza che il veicolo può eseguire autonomamente, senza l’intervento diretto del conducente.

Le funzionalità che consentono di staccare le mani dal volante sono per ora ammesse soltanto su autostrade e superstrade dotate di infrastrutture digitali adeguate: segnaletica intelligente, connettività 5G ad alta velocità e sistemi di comunicazione avanzata tra veicolo e infrastruttura. Restano invece escluse, almeno per il momento, le aree urbane, le manovre di parcheggio completamente automatiche e la guida autonoma integrale su intere tratte.

Dalla sperimentazione all’innovazione

Su questo fronte, l’Italia punta a giocare un ruolo da protagonista: sessanta sindaci hanno già aderito alla rete europea per la sperimentazione della guida autonoma. Tra le città coinvolte figurano Milano, Torino e Genova, ma anche centri più piccoli.

Gli amministratori chiedono all’Unione Europea un quadro normativo chiaro e uniforme, accompagnato da infrastrutture digitali omogenee. Tra le priorità individuate: la realizzazione di strade connesse, una copertura 5G capillare, software interoperabili e regole comuni che consentano una diffusione coordinata dei veicoli autonomi in tutto il continente.

L’Italia mira così a diventare una forza trainante non solo nella fase di sperimentazione, ma anche nella produzione di componenti elettroniche e sistemi informatici per la mobilità autonoma. Un traguardo che potrà essere raggiunto attraverso la collaborazione con università e centri di ricerca, per creare un ecosistema tecnologico capace di coniugare innovazione, sicurezza e competitività industriale.

Costruire il futuro della guida autonoma, un passo alla volta

Il prossimo incontro della coalizione dei sindaci è in programma per il 1° dicembre a Roma, con l’obiettivo di ampliare la rete e coinvolgere attivamente aziende, startup e centri di ricerca. L’iniziativa punta a creare testbed transfrontalieri e sandbox locali per sperimentare nuove soluzioni, armonizzare le normative e promuovere la consapevolezza pubblica sui vantaggi della mobilità autonoma.

Un altro tema centrale sarà l’educazione a un uso responsabile di queste tecnologie: nei Paesi dove la guida autonoma è già diffusa, infatti, le statistiche sugli incidenti e sui comportamenti impropri indicano che la fiducia nella tecnologia deve andare di pari passo con la formazione degli utenti.

Con il sostegno delle istituzioni europee e l’impegno delle amministrazioni locali, l’Italia si prepara a giocare un ruolo di primo piano nello sviluppo della guida autonoma o, quantomeno, a provarci con la determinazione necessaria per non restare indietro.

SEGUICI SUI SOCIAL

ARTICOLI CHE POTREBBERO PIACERTI

Pneus 2000 a Offanengo è un interlocutore unico per tutti i servizi di manutenzione dell’auto: centro gomme, officina e noleggio per privati e aziende.