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da | Nov 15, 2024 | Approfondimenti | 0 commenti

Trump e l’industria automobilistica: cosa cambierà?

 

L’elezione di Donald Trump come 47° presidente degli Stati Uniti introduce nuove sfide per il settore automobilistico. Al centro del dibattito ci sono i veicoli elettrici e la tutela della produzione nazionale: quali scenari si prospettano?

 

Le sfide per l’industria automobilistica dopo l’elezione di Trump

L’elezione del presidente degli Stati Uniti ha effetti a catena su numerosi settori in tutto il mondo, e non fa eccezione l’industria automobilistica, che considera gli Stati Uniti uno dei mercati principali a livello globale. Inoltre, la politica americana continua a influenzare, direttamente o indirettamente, le decisioni prese in altre aree del pianeta.

Per questo motivo, le grandi aziende del settore automotive hanno osservato con attenzione i risultati elettorali delle ultime ore. Quali saranno le ripercussioni della vittoria di Donald Trump per il mondo dell’auto? La risposta è: sicuramente ci saranno. Su cosa implicheranno, però, resta da riflettere. Le uniche indicazioni finora sono le dichiarazioni fatte in campagna elettorale. Anche se è noto che quanto promesso prima delle elezioni spesso non si traduce in azioni concrete, il tema dell’automobile è stato più volte toccato dal nuovo presidente americano negli ultimi mesi, con particolare attenzione alle auto elettriche e al protezionismo per i prodotti nazionali.

 

 

Trump e la mobilità elettrica: tra scetticismo e apertura

Il nuovo presidente ha espresso in passato opinioni molto critiche sulla mobilità elettrica, arrivando persino a dichiarare che i sostenitori dei veicoli elettrici dovrebbero “finire all’inferno”.

Queste posizioni lo hanno posto in netto contrasto con l’amministrazione Biden, che ha invece destinato miliardi di dollari al settore dei veicoli elettrici. Tuttavia, da quest’estate l’approccio di Trump verso le auto elettriche sembra essersi ammorbidito, probabilmente anche grazie al sostegno pubblico di Elon Musk, fondatore e CEO di Tesla. “Sono favorevole alle auto elettriche, devo esserlo perché Elon mi ha appoggiato con forza,” ha affermato Trump durante un recente comizio, riconoscendo che i veicoli elettrici possano essere adatti per una “piccola parte” della popolazione. L’intenzione rimane comunque quella di garantire ai cittadini libertà di scelta: “Vorremmo che ogni tipo di auto fosse disponibile sul mercato.”

 

 

Trump e i dazi: pressioni su Cina, Messico ed Europa per proteggere l’industria automobilistica americana

L’amministrazione Biden ha introdotto dazi del 100% sui veicoli elettrici fabbricati in Cina, escludendoli così dal mercato americano. Durante la campagna elettorale, Trump ha promesso di imporre tariffe anche sulle auto cinesi assemblate in Messico, per impedire che la Cina invii veicoli e componenti negli Stati Uniti tramite il Messico. Ma non si è fermato qui: ha anche criticato i produttori europei, dichiarando, “Loro ci vendono le loro auto ma non acquistano le nostre. Metterò fine a tutto questo.” Tra le aziende particolarmente preoccupate c’è Stellantis, che sta valutando di spostare parte della produzione dagli Stati Uniti al Messico: “Se intendono trasferirsi in Messico, imporremo loro un dazio del 100% su ogni veicolo venduto,” ha commentato Trump di recente.

In alternativa, il nuovo presidente ha annunciato l’intenzione di accogliere qualsiasi casa automobilistica straniera disposta a incrementare la produzione negli Stati Uniti, offrendo sconti su tasse, energia e burocrazia.

 

 

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