Senza una polizza assicurativa è necessario chiamare un carro attrezzi
Dal 15 maggio scorso non è più consentito guidare fino a casa se si viene sorpresi a circolare senza assicurazione. Sarà necessario chiamare e pagare un carro attrezzi, come è stato fino al 23 dicembre 2023, giorno in cui è entrato in vigore l’obbligo generalizzato di assicurazione per tutti i veicoli idonei a circolare su strada, una novità introdotta indirettamente.
Questa improvvisa retromarcia è stata causata dalla decisione del Tar del Lazio, che ha temporaneamente sospeso la circolare del Ministero dell’Interno in seguito a un ricorso presentato dalle associazioni dei soccorritori stradali.
Conseguenze della circolazione senza assicurazione fino al 23 Dicembre 2023
Ricapitoliamo. Fino al 23 dicembre 2023, chiunque venisse sorpreso a circolare su strada senza assicurazione per la responsabilità civile veniva multato con una sanzione di 866 euro (ridotta a 606,20 euro con lo sconto), subiva la perdita di 5 punti dalla patente, il ritiro della carta di circolazione e il sequestro del veicolo. Tuttavia, il mezzo veniva affidato al conducente stesso o al proprietario, che era obbligato a farlo trasportare con un carro attrezzi (poiché privo di assicurazione non poteva circolare) fino a un luogo privato non accessibile indicato agli agenti o ai militari, dove doveva rimanere fino alla stipula di un’assicurazione o alla radiazione per demolizione.
Impatti dell’obbligo di assicurazione sui veicoli sequestrati
L’entrata in vigore dell’obbligo generale di assicurazione ha mantenuto immutate le sanzioni, ma ha modificato quest’aspetto. Poiché secondo la nuova normativa i veicoli sottoposti a sequestro possono legalmente essere privi di assicurazione – e in caso di incidente eventuali danni sono coperti dal Fondo di garanzia per le vittime della strada – il sequestro dovuto alla circolazione senza assicurazione esonerava automaticamente il veicolo sequestrato dall’obbligo di assicurazione.
Di conseguenza, il conducente o il proprietario, come stabilito dal ministero dell’interno in una circolare dell’8 febbraio 2024, poteva legalmente trasportarlo, seguendo l’itinerario indicato dalle autorità e risparmiando il costo del carro attrezzi, fino al luogo designato per la custodia. Da lì, naturalmente, il veicolo non poteva più essere spostato, come detto, fino alla stipula di una polizza o alla demolizione. Inoltre, la circolazione con un veicolo sequestrato comportava una multa aggiuntiva di 1.984 euro (ridotta a 1.388,80 euro se pagata entro un certo termine) e la confisca del veicolo…
Sospensione e futuro giudiziario della circolare del viminale
Il 15 maggio scorso, tuttavia, il Tar del Lazio ha optato per sospendere temporaneamente quella parte della circolare del Viminale in attesa di una decisione di merito, prevista per l’autunno prossimo. È probabile che, indipendentemente dall’orientamento dei giudici amministrativi di prima istanza, la questione sarà infine portata al Consiglio di Stato. In breve, se ne discuterà nuovamente nel 2025.
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